Per colui che vede il proprio Sè espanso nell'universo e l'universo nel proprio Sè, e che vede il superiore e l'inferiore; la pace fondata sulla conoscenza non viene mai a mancare.

- Charaka Samhita Sha. V. 20 -



lunedì 17 aprile 2017

COMBATTERE L'ANSIA CON L'AYURVEDA

Ansia e attacchi di panico rappresentano un indicatore chiaro del modo in cui ci approcciamo alla vita e ci relazioniamo alla società. La condizione di malessere ha origine nella mente, ma per risolvere il problema è necessario partire dalla consapevolezza che l'ansia fa parte di noi e costituisce una sorta di innesco per avviare il "motore" del cambiamento di fronte a situazioni di stallo. La sensazione collegata all'ansia ci sollecita a trasformare le dinamiche interiori in quanto l'accumulo di ansia è determinato da un eccesso di stimoli esterni che ci impediscono di utilizzare nel modo corretto i nostri sensi e quindi a non accogliere le situazioni nel modo corretto e nell'incapacità di digerire le emozioni.
L'ansia provoca lo sprigionarsi di adrenalina e questo avviene in particolar modo ogni qualvolta l'uomo si trova a dover affrontare una difficoltà e ha bisogno della forza necessaria per affrontarla. Esistono due tipi di ansia, una benefica e che corrisponde alla normale agitazione di affrontare una situazione e che poi svanisce e un'ansia negativa che corrisponde a sensazioni di agitazione e affanno e che può provocare sintomi fisici come dolori a testa, addome, schiena, tensioni muscolari, giramenti di testa, reflusso, nausea, vomito, diarrea, stimolo ad urinare frequentemente. Tra i disturbi di un' ansia eccessiva, quello dell'attacco di panico dovuto ad un eccesso di energia che non può fluire e scorrere accumulandosi fino a generare un sovraccarico difficile da controllare.
I disturbi dell'ansia sono connessi anche a blocchi energetici e fisici nelle cinque cavità cranica, gola, toracica, addominale e pelvica. 
Secondo l'ayurveda ad ogni dosha esiste un tipo di ansia corrispondente, anche se in linea generale l'ansia è dovuta ad uno squilibrio di Vata dosha. Il suo squilibrio porterà inevitabilmente a paura, instabilità e insonnia, lo squilibrio di Pitta provoca soprattutto rabbia, irritabilità e gelosia, uno squilibrio di kapha soprattutto depressione e pigrizia.
Sempre secondo l'ayurveda, l'ansia è determinata anche da una dieta scorretta, una routine giornaliera e uno stile di vita scorretti, da un sonno alterato, mancanza di movimento che alla lunga possono causare squilibri emotivi quali senso di colpa ed ingiustizia, insicurezza, paura, attaccamento, avidità, accumulo di ama, ovvero tossine fisiche e mentali.
I trattamenti ayurvedici mirano a curare attraverso l'uso di massaggi, dieta, purificazioni ed erbe. Sono proprio queste ultime a rappresentare uno dei migliori rimedi per questi disturbi. Le più conosciute sono la Centella Asiatica, il Brahmi, il Tulsi o basilico sacro, l'Ashwagandha o ginseng indiano. Queste erbe sono utilizzate da millenni per curare i disturbi mentali e migliorare le funzioni cognitive in quanto possiedono qualità stabilizzanti . Esse le ritroviamo anche in tonici ayurvedici importanti come il Brahmi Rasa e negli oli medicati che vengono utilizzati in tutti quei trattamenti ayurvedici volti a migliorare la circolazione del sangue al cervello, e stimolare le ghiandole pineale e pituitaria, come ad esempio lo Shirodhara e lo Shirobasti che agiscono come nutrienti molecolari sui neurotrasmettitori che aiutano a curare tensione mentale, insonnia, stress e perdita di memoria.

martedì 11 aprile 2017

DIAPASON DIVINO...LE ORECCHIE

Le orecchie o karna sono l'organo sensoriale di riferimento dell'elemento Spazio e la loro principale funzione è quella di udire, percepire, ascoltare e sentire mettendo l'uomo in comunicazione con il mondo esterno restando in equilibrio nell'ambiente.
Le orecchie permettono di riconoscere il "suono della realtà materiale" e di entrare in contatto con il suono divino del cuore.

"Quando canti un mantra il suono e le vibrazioni escono da te verso l'esterno, quando reciti un mantra con la mente le vibrazioni vengono dal cosmo a te, quando ascolti e percepisci con il cuore tu stesso diventi mantra."

Prana Vata è la forza vitale, ha sede nel sistema nervoso centrale, controlla il funzionamento della mente e dei processi di respirazione e presiede il funzionamento dei sensi così come al buon funzionamento del sistema uditivo. Quando sorgono problemi alle orecchie, prana vata viene bloccato all'interno del canale uditivo. Tra le infezioni che colpiscono le orecchie, le più frequenti sono le otiti, che si manifestano principalmente nella stagione fredda.
Nei mesi che vanno da ottobre a marzo il corpo ha la tendenza ad asciugarsi a causa della natura fredda e secca dell'inverno che indebolisce le mucose che proteggono le orecchie.
La primavera tuttavia costituisce un momento delicato, poichè dopo l'inverno, l'umidità ed il calore della stagione primaverile controbilanciano le asperità del lungo periodo freddo.
La naturale risposta del corpo a questo cambiamento si manifesta con  l'espulsione del muco presente nelle vie respiratorie, con un aumento del rischio di infezione dei canali uditivi, causato da una maggiore presenza di carica virale e batterica all'interno dei condotti.
Lo squilibrio di Vata Dosha, in relazione alle orecchie, può determinare la presenza eccessiva di liquido, cerume secco, acufene, lieve sordità. Lo squilibrio di Pitta può comportare uno scarico di pus, gonfiore, arrossamento, irritazione o bruciore. Lo squilibrio di Kapha la produzione di una sostanza bianca e viscosa, un udito anormale, prurito e lieve dolore.
Il modo più efficace cercare di purificare i nostri organi in corrispondenza dei cambi di stagione. La stagione tra la fine dell'autunno e l'inizio della primavera è particolarmente indicata per purificare lo stomaco, i polmoni, il fegato. L'autunno è adeguato per la purificazione dell'intestino e del colon.
E' inoltre buona abitudine applicare ogni mattina olio medicato rinfrescante, pulire gli occhi con appositi colliri o sottoporsi al trattamento ayurvedico Netra Vasti (pulizia degli occhi con ghee), effettuare fumigazioni alle orecchie e applicazione di olio.