Per colui che vede il proprio Sè espanso nell'universo e l'universo nel proprio Sè, e che vede il superiore e l'inferiore; la pace fondata sulla conoscenza non viene mai a mancare.

- Charaka Samhita Sha. V. 20 -



sabato 13 ottobre 2018

L'AYURVEDA E LA ROUTINE AUTUNNALE

L'autunno è la stagione della malinconia... Si sa che finita l'estate ed inizia la stagione autunnale delle piogge tutti restano nostalgici della bella stagione appena trascorsa...
Il corpo e la mente faticano ad abituarsi al ritorno del freddo e si sa che arrivano un po' per tutti piccoli e fastidiosi acciacchi, come dolori articolari e raffreddori, a disturbarci in questo periodo di transizione verso l'inverno. Fortunatamente l'Ayurveda ci viene incontro con i suoi rimedi naturali.
Questa stagione vede in particolar modo un aggravamento del Dosha Vata, aggravato dall'umidità tipica dell'autunno. I soggetti Vata devono fare più attenzione in questo periodo per non incorrere in dolori articolari, stitichezza, secchezza della pelle, insonnia, solitudine.
I soggetti Vata dovrebbero mantenere il proprio corpo sempre protetto e ben nutrito, tenendolo caldo e assumendo cibi ricchi e nutrienti. In questo modo si evita il deperimento dei tessuti. I cibi da assumere in questa stagione sono certamente cibi caldi e sempre cotti, i cui sapori devono essere prevalentemente acido, dolce e salato, leggermente amari. Ad esempio troviamo il sapore salato nelle verdure acquose come le zucchine, il sapore acido nei frutti come le arance e le mele, il dolce nella frutta matura come i cachi, negli ortaggi come le cipolle cotte, i cereali.
Per non incorrere in problemi di secchezza della bocca, come spesso accade ai genotipi Vata in questa stagione, è di fare, al mattino appena svegli, sciacqui con olio di sesamo o al cardamomo, gargarismi con acqua calda. E per idratare il corpo e scaldarlo, dei bei bagni allo zenzero seguiti da automassaggi con olio di sesamo o addirittura il nutriente burro Ghi.
Questa è la stagione migliore per le purificazioni panchakarma, soprattutto i tipi Vata giovano dei clisteri con decotti e oli medicati per liberare l'intestino casso dalle tossine, dal trattamento Pindasweda, ovvero il tamponamento sul corpo con voli di erbe caldi, i massaggi abhyangam con oli caldi, il massaggio del capo e shirovasti per favorire la chiarezza mentale, stimolare la memoria cognitiva e rivitalizzare tutto il corpo.
Anche i Dosha Pitta e Kapha possono beneficiare di alcuni accorgimenti. Ad esempio i tipi Pitta, indeboliti dal caldo estivo, possono soffrire di disturbi gastric in questa stagione. Il loro appetito può essere scarso e allora possono trovare giovamento da purificazioni come il Virechana, la purga, i massaggi abhyangam con olio di cocco, sandalo o ghi. Così come dall'assunzione di cibi prevalentemente amari, astringenti, leggermente salati e leggermente dolci, caldi, leggeri e leggermente untuosi, evitando i cibi fritti, le carni rosse, i formaggi stagionati e le bevande fredde. Assumere burro ghi con zenzero fresco, liquirizia, aiuta a mantenere vivo il fuoco di Pitta.
I soggetti kapha possono invece sentirsi spossati, stanchi e letargici. Per rimuovere gli eccessi nel corpo, dovrebbero sottoporsi a terapie di pulizia delle cavità nasali, nasyam, inalazioni, massaggi abhyangam con olio di sesamo che aiuta a drenare. Devono assumere inoltre cibi prevalentemente amari, astringenti, piccanti, poco salati, caldi, leggeri, poco untuosi, preferendo l'assunzione di cereali la sera a cena piuttosto che a pranzo, bevendo tè allo zenzero durante la giornata. Dovrebbe inoltre evitare latticini, carni rosse, yogurt, pizza la sera.
Ci sono poi regole generali come dedicarsi ad attività fisiche leggere, allo studio e alla meditazione. L'autunno è la stagione ideale per interiorizzare pensieri, emozioni ed esperienze. Indossare abiti caldi e colorati, ridurre l'attività sessuale.

lunedì 8 maggio 2017

VERSO L'ESPERIENZA DEL SÉ : "IL TRATTAMENTO SHIRODHARA "

Shiro significa testa, Dhara significa flusso.  Shirodhara è una forma di trattamento snehana, quindi di oliazione, in cui si produce una lieve stimolazione con olio o una sostanza terapeutica che cola sulla fronte scorrendo lungo un filo.
Sopra la fronte viene sospeso un recipiente di rame, terra cotta o legno chiamato dhara patra, l'olio o altro fluido viene versato nel recipiente e passando attraverso un foro praticato sul fondo del recipiente, scivola lungo un filo di circa 10 cm appeso al foro. Da qui l'olio scivola direttamente sul  terzo occhio della persona al centro della fronte in un flusso continuo con un movimento regolare che va da tempia a tempia: si entra in uno straordinario stato di benessere e serenità.
Shirodhara è una antica pratica  in cui si deve mantenere un ritmo e velocità costanti per risvegliare il terzo occhio. Quando questa tecnica viene eseguita alla perfezione possono avvenire guarigioni ampie e miracolose, ciò perché colare olio sul terzo occhio, che è la sede della visione cognitiva, significa risvegliare le memorie cognitive più profonde e il sorgere di determinati ricordi ha la capacità di trasformare i tessuti corporei e ristabilire la buona salute. Il trattamento Shirodhara è preceduto da un massaggio preliminare su tutto il corpo. Shirodhara ha la capacità di donare un piacere soporifero, calma e rinvigorisce la mente. Durante il trattamento si crea uno stato di totale benessere.
Quando ricevi lo Shirodhara non sei né addormentato né ipnotizzato, ma è come se avessi un profondo e penetrante massaggio nella mente.
Nella mitologia indiana Shiva il Signore riceve continuamente la pratica Dhara per placare i suoi atteggiamenti irosi e attualmente, questa pratica è molto diffusa nei templi di Shiva.
E’ un trattamento pacificante adatto a tutte le persone, sia sane che malate: è un grande trattamento ringiovanente che dona un sano aspetto al viso e bagliore al corpo; in ayurveda la terapia di ringiovanimento è il cammino d’oro per ottenere la longevità preservando la salute.
Shirodhara è un rigeneratore tonificante del sistema nervosoaiuta il corpo a guarire a livello della radice dei disturbi; è rinfrescante, calma, allevia i disturbi nervosi, ottimo per i disturbi psicosomatici ( corregge e stabilizza il sistema nervoso, tonifica e protegge i nervi); rilassa MOLTO profondamente ( mentalmente e fisicamente ), scioglie le tensioni, lo stress e le preoccupazioni; migliora i 5 sensi e la loro percettibilità, ringiovanisce i tessuti, purifica e detossifica tutta l’area del viso e testaelimina in particolare i disordini Vata ( questo è il miglior metodo per riequilibrare il subdosha Prana Vayu ( energia vitale ) responsabile della formazione del pensiero e di tutta l’attività del sistema nervoso centrale ); riequilibra Pitta ( anche per le problematiche di pelle come la psoriasi: dona alla pelle un aspetto radioso ).
È particolarmente indicato per risolvere  e calmare tutti i casi di ansia, angoscia, irrequietezza, irritazione, instabilità, fobie, paure, forti attività mentali ( calma, aquieta e stabilizza schizofrenia; rabbia, collera, ira, insonnia, emicrania, mal di testa cronici, ipertensione, dolori al collo, alle orecchie ( tinnito auricolare, indebolimento e peggioramento del udito  ), al naso ( anche rinite da allergie, asma ), alla gola, agli occhi, sinusiti, vertigini; problemi di capelli e cute ( tra cui anche la caduta; l’ingrigimento precoce; dona loro lucentezza ; fa disperdere gli impulsi elettrici negativi che si accumulano sul cranio e all’attaccatura dei capelli per colpa dello stress ); scioglie le rigidità facciali; utile per eliminare profonde emozioni represse, per riscoprire la bellezza e la pace interiore; migliora la sicurezza e l’autostima; insieme ad altre medicine coadiuva il trattamento dell’epilessia; promuove l’ojas ( la vitalità essenziale del corpo ), contro la depressione, le vertigini, i capogiri, sensazioni di bruciore ai palmi delle mani e alle piante dei piedi; cura il cuore e riduce l’eccesso di temperatura corporea; scioglie le tensioni dei muscoli e degli organi; allevia i reumatismi; migliora la coordinazione motoria; aumenta la memoria, riduce la fatica; per coloro che sono disattenti: influisce positivamente sulla concentrazione; migliora la circolazione interna al cervello ripulendo corpo, mente e anima e calmando le emozioni;  equilibra le cellule dell’intelligenza  e del sistema immunitario; riequilibra il flusso del liquido cerebro-spinale quindi è molto utile per chi soffre di alienazione mentale e Parkinson; aiuta a rimuovere i pensieri negativi; promuove l’attività delle ghiandole superiori, pineale e pituitaria, quindi è utile per il bilanciamento ormonale; permette il naturale meccanismo di guarigione del corpo; utile in tutti i casi di paralisi facciale e malattie degenerative, migliora anche la digestione. 
Sul piano spirituale apre il 3° occhio e quindi aumenta l’intuizione; stimola il 6° e il 7° chakra che regolano i nostri schemi di respiro; aumenta la consapevolezza.
È indicato particolarmente anche per le persone in salute e che praticano yoga e meditazione.
Si consiglia di ricevere questo trattamento la mattina, con oli medicati e preparati secondo i principi dell'ayurveda e secondo la costituzione dell'individuo e possibilmente allo stesso orario così che il corpo possa attivare la sua memoria cellulare.
Shirodhara NON si esegue nel tardo pomeriggio o la sera o la notte perché il metabolismo è più lento e la pressione più bassa quindi si riceve un’azione molto terapeutica poco sopportabile in queste ore manifestandosi a volte con nausea, pesantezza o mal di testa. D'altro canto anche tutti gli altri trattamenti ayurvedici sono consigliati al mattino, massimo nel primo pomeriggio. 
Solitamente si consiglia una dieta leggera e purificante durante il ciclo di trattamenti e l'assoluto riposo.
I cicli di Shirodhara possono variare da un minimo di 5 ad un massimo di 15 eseguiti a giorni che si susseguono o a giorni alterni, o una volta a settimana scegliendo sempre lo stesso giorno e la stessa ora. 
Shirodhara NON è consigliato su persone che non lavorano per migliorare la propria consapevolezza del corpo fisico attraverso varie attività, discipline, meditazioni e massaggi. 
Il corpo fisico DEVE ASSOLUTAMENTE essere abituato a ricevere e di conseguenza, a lasciar andare.
Quindi è sempre meglio preparare prima la persona ricevente con una serie di  massaggi abhyangam ed esercizi di Pranayama e meditazione. Shirodhara si esegue IN ASSOLUTO SILENZIO.


RITENGO ONESTAMENTE ED ETICAMENTE MOLTO DISPENDIOSO E NON VALIDA LA PRENOTAZIONE DI UN SOLO TRATTAMENTO SHIRODHARA. QUINDI, VI CONSIGLIO VIVAMENTE DI NON CONTEMPLARE IL DESIDERIO DI “PROVARE” un shirodhara, come un qualsiasi altro massaggio in promozione. Dietro questo trattamento vi è una lunga preparazione, materiali di difficile reperibilità e di qualità, ma soprattutto diversi litri di olio medicato che vengono riutilizzati per la stessa persona e che determinano la durata e il costo del trattamento. Un trattamento singolo ha la durata di almeno  2h30 più tutta la fase preparatoria. 

lunedì 17 aprile 2017

COMBATTERE L'ANSIA CON L'AYURVEDA

Ansia e attacchi di panico rappresentano un indicatore chiaro del modo in cui ci approcciamo alla vita e ci relazioniamo alla società. La condizione di malessere ha origine nella mente, ma per risolvere il problema è necessario partire dalla consapevolezza che l'ansia fa parte di noi e costituisce una sorta di innesco per avviare il "motore" del cambiamento di fronte a situazioni di stallo. La sensazione collegata all'ansia ci sollecita a trasformare le dinamiche interiori in quanto l'accumulo di ansia è determinato da un eccesso di stimoli esterni che ci impediscono di utilizzare nel modo corretto i nostri sensi e quindi a non accogliere le situazioni nel modo corretto e nell'incapacità di digerire le emozioni.
L'ansia provoca lo sprigionarsi di adrenalina e questo avviene in particolar modo ogni qualvolta l'uomo si trova a dover affrontare una difficoltà e ha bisogno della forza necessaria per affrontarla. Esistono due tipi di ansia, una benefica e che corrisponde alla normale agitazione di affrontare una situazione e che poi svanisce e un'ansia negativa che corrisponde a sensazioni di agitazione e affanno e che può provocare sintomi fisici come dolori a testa, addome, schiena, tensioni muscolari, giramenti di testa, reflusso, nausea, vomito, diarrea, stimolo ad urinare frequentemente. Tra i disturbi di un' ansia eccessiva, quello dell'attacco di panico dovuto ad un eccesso di energia che non può fluire e scorrere accumulandosi fino a generare un sovraccarico difficile da controllare.
I disturbi dell'ansia sono connessi anche a blocchi energetici e fisici nelle cinque cavità cranica, gola, toracica, addominale e pelvica. 
Secondo l'ayurveda ad ogni dosha esiste un tipo di ansia corrispondente, anche se in linea generale l'ansia è dovuta ad uno squilibrio di Vata dosha. Il suo squilibrio porterà inevitabilmente a paura, instabilità e insonnia, lo squilibrio di Pitta provoca soprattutto rabbia, irritabilità e gelosia, uno squilibrio di kapha soprattutto depressione e pigrizia.
Sempre secondo l'ayurveda, l'ansia è determinata anche da una dieta scorretta, una routine giornaliera e uno stile di vita scorretti, da un sonno alterato, mancanza di movimento che alla lunga possono causare squilibri emotivi quali senso di colpa ed ingiustizia, insicurezza, paura, attaccamento, avidità, accumulo di ama, ovvero tossine fisiche e mentali.
I trattamenti ayurvedici mirano a curare attraverso l'uso di massaggi, dieta, purificazioni ed erbe. Sono proprio queste ultime a rappresentare uno dei migliori rimedi per questi disturbi. Le più conosciute sono la Centella Asiatica, il Brahmi, il Tulsi o basilico sacro, l'Ashwagandha o ginseng indiano. Queste erbe sono utilizzate da millenni per curare i disturbi mentali e migliorare le funzioni cognitive in quanto possiedono qualità stabilizzanti . Esse le ritroviamo anche in tonici ayurvedici importanti come il Brahmi Rasa e negli oli medicati che vengono utilizzati in tutti quei trattamenti ayurvedici volti a migliorare la circolazione del sangue al cervello, e stimolare le ghiandole pineale e pituitaria, come ad esempio lo Shirodhara e lo Shirobasti che agiscono come nutrienti molecolari sui neurotrasmettitori che aiutano a curare tensione mentale, insonnia, stress e perdita di memoria.

martedì 11 aprile 2017

DIAPASON DIVINO...LE ORECCHIE

Le orecchie o karna sono l'organo sensoriale di riferimento dell'elemento Spazio e la loro principale funzione è quella di udire, percepire, ascoltare e sentire mettendo l'uomo in comunicazione con il mondo esterno restando in equilibrio nell'ambiente.
Le orecchie permettono di riconoscere il "suono della realtà materiale" e di entrare in contatto con il suono divino del cuore.

"Quando canti un mantra il suono e le vibrazioni escono da te verso l'esterno, quando reciti un mantra con la mente le vibrazioni vengono dal cosmo a te, quando ascolti e percepisci con il cuore tu stesso diventi mantra."

Prana Vata è la forza vitale, ha sede nel sistema nervoso centrale, controlla il funzionamento della mente e dei processi di respirazione e presiede il funzionamento dei sensi così come al buon funzionamento del sistema uditivo. Quando sorgono problemi alle orecchie, prana vata viene bloccato all'interno del canale uditivo. Tra le infezioni che colpiscono le orecchie, le più frequenti sono le otiti, che si manifestano principalmente nella stagione fredda.
Nei mesi che vanno da ottobre a marzo il corpo ha la tendenza ad asciugarsi a causa della natura fredda e secca dell'inverno che indebolisce le mucose che proteggono le orecchie.
La primavera tuttavia costituisce un momento delicato, poichè dopo l'inverno, l'umidità ed il calore della stagione primaverile controbilanciano le asperità del lungo periodo freddo.
La naturale risposta del corpo a questo cambiamento si manifesta con  l'espulsione del muco presente nelle vie respiratorie, con un aumento del rischio di infezione dei canali uditivi, causato da una maggiore presenza di carica virale e batterica all'interno dei condotti.
Lo squilibrio di Vata Dosha, in relazione alle orecchie, può determinare la presenza eccessiva di liquido, cerume secco, acufene, lieve sordità. Lo squilibrio di Pitta può comportare uno scarico di pus, gonfiore, arrossamento, irritazione o bruciore. Lo squilibrio di Kapha la produzione di una sostanza bianca e viscosa, un udito anormale, prurito e lieve dolore.
Il modo più efficace cercare di purificare i nostri organi in corrispondenza dei cambi di stagione. La stagione tra la fine dell'autunno e l'inizio della primavera è particolarmente indicata per purificare lo stomaco, i polmoni, il fegato. L'autunno è adeguato per la purificazione dell'intestino e del colon.
E' inoltre buona abitudine applicare ogni mattina olio medicato rinfrescante, pulire gli occhi con appositi colliri o sottoporsi al trattamento ayurvedico Netra Vasti (pulizia degli occhi con ghee), effettuare fumigazioni alle orecchie e applicazione di olio.