
Batteri, funghi, virus, possono essere le cause della cistite, ma anche la stitichezza e una mancata pulizia intestinale, alcuni metodi contraccettivi, una scarsa igiene, stress e persino particolari condizioni dell’organismo, come gravidanza e menopausa.
Per l’Ayurveda l’accumulo di calore nel corpo durante il periodo estivo, altera il Pitta Dosha (Fuoco) che è a sua volta incrementato dal movimento (cambio di stagione) dato da Vata Dosha (Aria). Perciò le persone diventano più sensibili, soprattutto quelle che presentano le condizioni sopra descritte in quanto, in autunno, l’organismo cerca di eliminare spontaneamente l’eccesso di Pitta Dosha attraverso le vie naturali come le vie urinarie.
Importante, sempre per l’Ayurveda, seguire anche una corretta alimentazione, priva di alimenti riscaldanti come salumi, insaccati, fritti, alcolici, pesce di mare, molluschi, crostacei, alghe, formaggi stagionati, peperoncino, cioccolata, zuccheri raffinati, ma favorire cibi emollienti e rinfrescanti come zucca gialla, cicoria, prugne, funghi, polenta, orzo.
Grazie alla grande conoscenza delle erbe da parte della medicina ayurvedica, essa indica diversi rimedi naturali a cui noi possiamo affidarci e da affiancare ad una giusta dieta.
SANDALO
Nella fase acuta della cistite assumere una zolletta di zucchero con 8 gocce di olio essenziale di sandalo.
ACQUA
2 litri di acqua al giorno aromatizzata con lime fresco aiuterà a prevenire le infezioni della vescica (e non solo). Se non avete il lime a portata di mano aggiungete 1 cucchiaino di succo di limone in un bicchiere di acqua e bevetela ogni 2 ore. Avrete già da subito un certo sollievo. Evitate altri tipi di bevande alla frutta zuccherate, alcol e caffè;
ACQUA DI COCCO
Bevetene in abbondanza, servirà ad idratare il vostro corpo;
PREZZEMOLO, ANGURIA, SEDANO
hanno effetti benefici sulla cistite e, allo stesso tempo, sono ottimi drenanti;
FRUTTA E VERDURA
Prediligete l’assunzione di frutta e verdura ed evitate cibi salati e/o zuccherati e cibi grassi, così migliorerete il dolore addominale;
MIRTILLI
Questi deliziosi frutti contengono l’acido ippurico che impedisce ai batteri di attaccarsi alle pareti della vescica. Bevete mezzo bicchiere al giorno di succo di mirtillo senza zucchero per sette settimane;
UVA URSINA
Si tratta di un antisettico particolarmente efficace contro l’Escherichia Coli, che funziona meglio quando l’urina è alcalina, quindi bevete molta acqua pura;
RIBES
Impedisce ai batteri di aderire ai batteri della vescica. Bevetene il succo quotidianamente, senza zuccheri aggiunti;
MALVA
600ml di tisana alla malva favoriscono la diuresi e aiutano a combattere l’infiammazione;
SPINACI
Questi vegetali sono molto utili nel trattamento della cistite. Provate questo rimedio casalingo: mescolate 100 ml di succo di spinaci in 100 ml di acqua di cocco e bevete 2 volte al giorno;
RAVANELLO
Bevete una tazza di succo di foglie di ravanello tutti i giorni, la mattina, per cicrca 2 settimane;
CAROTA
Il succo di carota è efficacia nella cura della cistite. Aggiungete mezzo bicchiere di acqua a mezzo bicchiere di succo di carota e bevete ogni 2 ore;
CETRIOLO
In una tazza di succo di cetriolo aggiungete un po’ di miele e alcune gocce di succo di lime. Bevete circa 3 volte al giorno. Questo composto disinfiamma anche il tratto urinario;
AGLIO
Agisce sui batteri implicati nella cistite e quindi anche questo è un ottimo rimedio naturale;
CORIANDOLO
Un efficace rimedio ayurvedico è quello di far bollire 4 cucchiai di semi di coriandolo, conosciuti per le proprietà antibatteriche, in 4 tazze di acqua fino a quando il liquido non si sarà ridotto della metà. Scolate e mescolate con un po’ di miele;
ORZO
Fate bollire per 15 minuti una tazza di orzo in 1 litro di acqua (potete sostituire l’acqua con mezzo bicchiere di latticello) e bevete durante la giornata. Questo è un valido antinfiammatorio;
ZENZERO
Preparate del tè allo zenzero fresco che svuota la vescica e disintossica. Altre erbe che potete utilizzare sono la gramigna, le bacche di ginepro, l’achillea.
La cistite ha anche però origini psicosomatiche e non solo fisiologiche, infatti ha anche origine da traumi di origine sessuale e stress, ma nasce soprattutto dal conflitto tra accettare o non accettare di lasciar fluire la vita.
La cistite ruota intorno al tema del lasciar scorrere le acque, del non trattenere i residui del metabolismo, del concedersi la cedevolezza necessaria per far accadere le cose in modo spontaneo. Chi soffre di cistite è una persona che, mentalmente, non è disponibile a cedere. Le pareti della vescica si infiammano, combattute fra l'evidente bisogno di lasciar andare le cose in modo naturale e la volontà di delimitarle, di controllare il flusso degli eventi. Ma quali eventi? Quelli che hanno a che fare con la simbologia delle acque: la sessualità (acqua come libido che scorre), la femminilità (acqua come donna e madre), le origini (acqua come oceano primordiale o amnios), la spiritualità (acqua come materia sottile e trasparente) e la trasformazione (acqua come il fiume che scorre). E' su questi temi che l'inconscio gioca la sua partita: da una parte la tendenza al controllo, dall'altra alla cedevolezza. E i sintomi parlano chiaro: lo stimolo e il bisogno di urinare più volte segnalano il bisogno di cedere e, al contempo, indicano la difficoltà dovuta al tentativo di controllo; il bruciore segnala la lotta fra l'acqua e il fuoco, il femminile e il maschile.
Chi è più a rischio:
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Donne con un profondo rispetto delle norme religiose: c'è quindi uno
spiccato senso del peccato, inteso anche come peccato originale, e la
concezione del sesso che oscilla tra l'idea dell'amore sublime e quella
dell'atto sconcio e inaccettabile.
- Persone
che fanno fatica a lasciar cambiare le cose, che vorrebbero mantenere
inalterata la situazione presente, che, non lasciando scomparire i
residui psichici (i ricordi, il vissuto, il quotidiano...) non riescono
mai a rigenerarsi completamente. La cistite è spesso recidivante proprio
per questo motivo, cioè l'incapacità a cambiare atteggiamento.
Suggerimenti:- L'incontro con la cedevolezza è determinante:
lasciate che la vita scorra senza volerla condizionare, facendovi
trasportare dagli eventi senza irritarvi nè opporvi.
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Un esercizio simbolico che si può effettuare è quello di immergervi
nell'acqua di una piscina (in estate al mare) senza nuotare: a occhi
chiusi, lasciate che il vostro corpo galleggi e venga trasportato
dolcemente dalle onde, ascoltando la sensazione del corpo alla deriva e
acquisendo fiducia nella "volontà dell'acqua". Così, per analogia,
riprenderete familiarità con la vostra cedevolezza femminile.
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E' indicata inoltre una terapia antinfiammatoria di tipo fitoterapico
(ribes nero, macerato glicerico: 150 gocce al giorno in fase acuta, in
un'unica somministrazione, per non più di tre giorni; proseguire con 50
gocce 2 volte al giorno per almeno un mese o due) associandola a
tecniche corporee antistress.
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