
Il
meraviglioso cammino del massaggio si presenta come un percorso di
antica conoscenza, osservazione, ascolto e tradizione, in cui si
fondono i fattori culturali, mistici, religiosi, spirituali
dell'India.
Il
massaggio ayurvedico nasce nella notte dei tempi, in una regione nota
come la sacra madre India o Bharat, culla della spiritualità vedica.
Il massaggio si diffuse in tutto il subcontinente indiano, rimanendo
più protetto nella zona del Kerala, nel sud dell'India, dove anche
io sono stata a studiare quest'arte e della quale porto con me un
bellissimo ricordo..
Secondo
la tradizione il massaggio deve essere inseganto da maestro a
discepolo attraverso l'osservazione delle gestualità. La tradizione
keralese in particolare rimane legata a memorie antichissime che
oramai sono andate perdute nelle grandi metropoli indiane.
La
parola sanscrita per indicare il massaggio è Abhyanga, ed indica
proprio, nella sua etimologia, una pratica di movimenti eseguiti su
tutto il corpo in differenti direzioni con finalità specifiche.
La
funzione principale del massaggio è quella di comprendere il flusso
del Prana, o energia vitale, e le relative direzioni.
L'Abhyanga
si può definire come un esercizio passivo sia per il corpo che per
la mente in cui la persona partecipa comunque attivamente al processo
di cura in forma meditativa e introspettiva.
Ovviamente
ciò è sia per chi esegue sia per chi riceve il massaggio, entrando
così' in uno scambio sottile di informazioni di natura energetica e
fisica.
Nel
massaggio la mente viene risvegliata e ripulita dagli eccessi di
Tamas, ovvero il principio di inerzia che per la filosofia vedica è
presente nell'Universo come nella mente e di Rajas, il movimento
frenetico. Di conseguenza si otterrà un aumento di Sattva, ovvero la
tranquillità e la stabilità della persona ricordandole che è il
continuo collegamento con l'Unità.
Secondo
la tradizione infatti la mente si trova ovunque: nella nostra pelle,
che è il primo e più esteso organo di percezione, cos' come in ogni
cellula del nostro corpo.
Per
questo concetto, il corpo viene risvegliato dall'inerzia creando
cambiamento. Gli strumenti di tale cambiamento sono gli oli medicati
o Tailam, che apportano all'interno del corpo un messaggio di
fluidità e morbidezza, ma anche di purificazione da tutte le
sostanze accumulate nell'organismo.
Nei
testi classici indiani, risalenti a più di 5000 anni fa, si fa
riferimento al massaggio e alle sostanze oleose utilizzate, con
qualità diverse secondo i sintomi e i disturbi che si volevano
curare per via interna ed esterna.
Riferimenti
al massaggio si hanno, nei testi vedici, così come nelle
rappresentazioni di divinità indiane, come ad esempio quella della
dea della ricchezza Lakshmi che massaggia i piedi al suo consorte.
Il
massaggio può essere utilizzato come cura terapeutica da affiancare
ad uno stile di vita e alimentare corretti, in quanto aiuta
l'organismo a ricevere le sostanze nutrienti provenienti dall'interno
del corpo e ad espellere le tossine. Rafforza il sistema immunitario
e aiuta il corpo ad avere una pronta guarigione.
Il
massaggio è quindi sinonimo di salute. Nei tempi antichi i guerrieri
e i soldati si sottoponevano giornalmente al massaggio e questa
contribuiva a rendere le loro membra flessibili e ben formate. Ma
veniva usato anche per curare cefalee croniche o a rinforzare gli
arti paralizzati. In Kerala, la maggior parte delle infermità che
oggi vengono definite di tipo ortopedico, venivano curate con il
massaggio. Ancora oggi in India è possibile curarsi attraverso
questa antica arte, che negli ultimi anni sta avendo riscontri
scientifici. Ricordo anche che l'Ayurveda è stata riconosciuta
dal'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1970.
Il
massaggio non è altro che la manipolazione scientifica dei tessuti
molli del corpo e consiste essenzialmente nelle azioni di palpare,
impastare e frizionare.
Il
semplice massaggio è sufficiente per mantenere il corpo giovane: la
pelle, i muscoli, le vene, le arterie, il sistema linfatico, il
sistema nervoso e tutto l'organismo ricevono un grande beneficio.
Massaggiare
una persona inferma significa attivare la sua circolazione sanguigna
e linfatica, migliorare il funzionamento dell'epidermide e quindi
accrescere il nutrimento di tutti i tessuti del corpo. Il massaggio
agisce sulla colonna vertebrale, sui muscoli, le articolazioni, le
ossa.
La
natura ha predisposto nel nostro corpo un meccanismo ritmico
congenito, che mantiene in ordine il funzionamento armonico di tutte
le parti che lo costituiscono e che allo stesso tempo è una forza
curativa in caso di necessità. Ad esempio, il cuore di un adulto
batte 72 volte al minuto. Il ritmo cardiaco, dopo la nascita,
rallenta progressivamente fino all'età di 16 anni. In un neonato il
battito al minuto è di 114/115 circa e diminuisce sui 90
nell'adolescenza fino ai 70 circa in età adulta. Quando sopraggiunge
la vecchiaia il ritmo aumenta nuovamente, poiché sopraggiunge la
paura. L'atto respiratorio in condizioni normali avviene 18 volte in
un minuto e anche in questo caso si verificano variazioni determinate
da paura, debolezza, aggressività. Generalmente il ritmo cardiaco è
quattro volte superiore a quello respiratorio.
Il
massaggio è molto importante per il funzionamento armonico di questi
ritmi fisiologici: il suo scopo principale è infatti quello di
ripristinare nell'organismo una condiizione di equilibrio e di
mantenere la salute fisica e mentale.
Praticato
sulle spalle, collo, spina dorsale e tutta la schiena, agisce sui
nervi e sui vasi sanguigni, armonizzando la relazione tra il sistema
nervoso e il ritmo delle pulsazioni. I nervi possono essere calmati o
stimolati attraverso l'uso di tecniche diverse.
Grazie
al massaggio ayurvedico l'interscambio dei fluidi corporei è
favorito, i tessuti delle gambe e delle braccia sono meglio nutriti e
irrorati da sangue puro. Infiammazioni e gonfiori vengono eliminati e
le congestioni si disperdono. Il corpo si mantiene bello eflessibile
e la debolezza svanisce. Inoltre la pratica quotidiana del massaggio
previene le fratture ossee. Per questo è importante, qualora non si
abbia la possibilità di ricevere un massaggio, praticare
l'automassaggio.Distorsioni e tendiniti possono essere curate
eliminando il gonfiore e l'aderenza dei tessuti.
Anche
il trattamento delle paralisi è favorito dal massaggio.
La
linfa non scorre in condotti come vene o capillari, ma circola in
tutto il corpo, in ogni muscolo. Distribuendosi nelle cellule. I nodi
linfatici, oltre a costituire una barriera di difesa immunitaria
dell'organismo, drenano dal sangue l'eccesso di liquidi alleggerendo
il lavoro del cuore. Il massaggio agisce potentemente anche sul
sistema linfatico.
Regolando
e migliorando la circolazione sanguigna e linfatica, il massaggio
contribuisce alla rimozione delle tossine attraverso il sudore,
l'urina e ogni altro tipo di secrezione. Il sangue, dalle parti più
interne del corpo, è attratto verso la superficie, la pelle si
purifica e la sua funzionalità migliora sensibilmente. I polmoni, e
con essi il sistema respiratorio divengono più attivi. Per questo è
molto indicato a tutte quelle persone che sono costipate, fanno
fatica a sudare o fanno poco movimento.
Il
massaggio favorisce anche la digestione, l'assorbimento e
l'assimilazione del cibo, rinforzando lo stomaco e regolando
l'intestino eliminando la costipazione.
Grande
protagonisti del massaggio non sono solo i movimenti, ma anche gli
oli utilizzati che vengono sempre scelti in base alla costituzione
individuale della persona o in base al disturbo da curare. Inoltre il
loro uso rende la pelle più morbida ed elastica accrescendo
notevolmente i benfici del massaggio.
Le
frizioni con olio danno alla pelle una splendida luce e ne aumentano
la resistenza nei confronti della temperatura esterna, sia nei casi
di caldo eccessivo che di freddo intenso. L'uso dell'olio
contribuisce anche a disperdere uniformemente l'eccesso di calore
interno, e perciò è un'ottima cosa cosa farsi massaggiare durante
stati febbrili.
E'
indicato l'olio soprattutto nei casi di pelle secca ed arida poiché
ne evita l'inaridimento, nutrendola e idratandola e allevia anche i
problemi cutanei legati all'invecchiamento, come rughe, grinze e
macchie della pelle.
In
Kerala, così come per mia scelta, l'olio più utilizzato è quello
di sesamo, mentre quello di cocco, viene adoperato solo in casi
particolari. L'olio viene scelto anche secondo la stagione, in quanto
gli oli possono avere effetti rinfrescanti o riscaldanti sul corpo.
L'olio di sesamo va bene per tutte le stagioni, ma si può utilizzare
anche olio di semi di senape o di oliva in inverno, olio di cocco in
primavera ed estate, ad eccezione delle donne che possono utilizzarlo
in tutte le stagioni. Solitamente gli oli ayurvedici sono medicati e
perciò miscelati ad erbe curative.
Prima
di sottoporsi ad un massaggio è sempre necessario comprendere la
propria costituzione individuale...un terapeuta o operatore deve
indagare sulla natura della persona per individuare le manovre
migliori o il tipo di trattamento da svolgere. In ayurveda il
massaggio tradizionale è l'abhyanga, ma può essere affiancato da
massaggi linfodrenanti, e articolari o massaggi che si avvalgono
dell'uso di erbe, o sacchetti pieni pieni di sale, erbe, riso che
vengono strofinati sul corpo a seconda dell'effetto che si vuole
ottenere. Talvolta ci si avvale dell'uso di cataplasmi con olio caldo
o unzioni del corpo e colate sulla fronte.
Tutti
hanno bisogno di essere massaggiati regolarmente, per mezzo di un
automassaggio, uno scambio di massaggi tra partners o praticato da
professionisti. Così come un'auto ha bisogno di essere lubrificata
ed ingrassata, lo stesso vale per il corpo che ama essere oliato, sia
per il piacere che ciò comporta, che per protezione contro le offese
del tempo.
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