Per colui che vede il proprio Sè espanso nell'universo e l'universo nel proprio Sè, e che vede il superiore e l'inferiore; la pace fondata sulla conoscenza non viene mai a mancare.

- Charaka Samhita Sha. V. 20 -



sabato 5 luglio 2014

VITTORIA!!!

Il re Yudishtira era la virtù in persona.
Un giorno, un misero, avvicinatosi al suo trono, si prosternò, si rialzò tendendo mani supplici e sollecitò il suo aiuto.

- Vieni a trovarmi domattina. - rispose il sovrano
-Farò per te tutto ciò che potrò.-

Bhìma, fratello del sovrano, soprannominato "il terribile", passando di là udì la risposta. Se ne andò subito a mettere in movimento la campana dei festeggiamenti eccezionali, quella che suonava soltanto nei giorni di vittoria, di sponsali principeschi, di nascite reali e di altri eventi rari quanto felici. Accorse la folla, curiosa e pronta all'esultanza.
Yudishtira stesso venne sulla piazza principale per essere informato.

- Ho dimenticato un giorno, una festa? Chi dunque ha ordinato di far suonare oggi lo scampanio reale? - chiese il re.

- Sono stato io, Bhìma. - rispose il fratello

- Bhìma dicci che cosa meriti di essere celebrato in questo modo. -

- La vittoria del re sull'invincibile morte! Le ha strappato una giornata di vita! -

- Fratello, che vai cianciando? Non ho vinto nessuno e soprattutto non la morte! -

- Un uomo è venuto a sollecitare il tuo aiuto e tu glielo hai promesso per domattina. Perciò so che almeno fino al prossimo sole sei sicuro di non morire. Non è una vittoria sulla morte? Una grande vittoria! -

Yudishtira lo salutò ridendo, ordinò di richiamare il misero e fece ciò che doveva senza aspettare il domani.

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