Per colui che vede il proprio Sè espanso nell'universo e l'universo nel proprio Sè, e che vede il superiore e l'inferiore; la pace fondata sulla conoscenza non viene mai a mancare.

- Charaka Samhita Sha. V. 20 -



martedì 4 febbraio 2014

FEBBRAIO...LA FESTA DI SRI-PANCHAMI

L'india è una terra di feste; quasi ogni giorno dell'anno, si tengono celebrazioni in onore di divinità, santi, profeti e guru.
Non esiste dicotomia tra sacro e secolare e le feste ne sono una testimonianza importante. Il sentimento della popolazione indiana viene accresciuta da un'esuberante celebrazione della vita. Colori e processioni si mescolano con il rituale, il divertimento con il culto, le feste religiose diventano un'occasione per incontrarsi, per combinare matrimoni, acquistare qualche oggetto o per gustare delizie.
Gran parte degli eventi religiosi dell'India riguardano l'Induismo con la sua miriade di divinità, culti e leggende ed è proprio nel mese di febbraio che si festeggia il giorno di SRI-PANCHAMI, quest'anno il 4 febbraio precisamente.
Nel quinto giorno di luna crescente nel mese di Magha (gennaio/febbraio) si celebra l'arrivo della primavera indiana in onore della Dea Saraswati, ovvero la dea della parola, della cultura e delle arti, nell'atto di suonare il liuto.
La Natura si risveglia esprimendo la grazia e la bellezza della dea Madre, intelligenza cosmica, espressione della conoscenza. A lei si deve il dono della parola agli uomini. La dea indossa solitamente un sari bianco, ad indicare la purezza, con bordi rossi che rappresentano il raggiungimento dei desideri e la voglia di vivere. Al collo porta un Mala (collana per la preghiera) di Tulsi, il basilico sacro, che rappresenta la volontà e la perseveranza della dea nel vivere la Bhakti. Con una mano sorregge il libro sacro dei Veda, simbolo della saggezza induista e dal quale nascono le 64 forme d'arte. Cavalca un cigno bianco rappresentazione del Sattva Guna, la purezza e la discriminazione filosofica.
La dea che è associata solitamente al colore bianco, prende, durante la primavera, le colorazioni del giallo, colore che più si associa all'arrivo di questa stagione, come simbolo di apertura e di amore verso gli altri, colore associato al sole, al campo dei fiori di senape sbocciati e del chicco di mais maturo. Con questo colore entriamo in risonanza con il nostro plesso solare e ci apriamo al rinnovamento, così come fa la Natura. Le donne durante questa festività vestono di giallo per omaggiare la dea Madre che in occasione della festività di primavera prende appunto il nome di Sri-Panchami o Vasant-Panchami. E' una festa importante per tutti, ma soprattutto per i bambini ai quali, proprio in questo giorno, vengono insegnate le prime parole o a scrivere.
Questa festa prelude a quella che sarà poi la festa di Holi, festa dei colori della primavera.



"Dea Saraswati,
bella come la luna del colore del gelsomino,
ghirlanda pura e bianca come gocce di fresca rugiada,
vestita di bianche vesti radiose,
tu che tra le tue splendide braccia tieni il veena,
che hai per trono un bianco loto,
circondata e rispettata da tutti gli Dei, proteggimi.
Rimuovi completamente da me la negligenza, la lentezza e l’ignoranza.

Yaa Kundendu tushaara haaradhavalaa, Yaa shubhravastraavritha
Yaa veenavara dandamanditakara, Yaa shwetha padmaasana
Yaa brahmaachyutha shankara prabhritibhir Devaisadaa Vanditha
Saa Maam Paatu Saraswatee Bhagavatee Nihshesha jaadyaapahaa"

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